IMG 5215Stoke Mandeville - Si è conclusa ieri l'esperienza del Ten. Col. Roberto Punzo, dal punto di vista tecnico sono arrivate tre sconfitte nel girone del doppio maschile, dove Punzo giocava in coppia insieme al Giapponese Hiroshi Murayama però le partite sono state abbastanza euilibrate e il divario rispetto a fortissime coppie Asiatiche è andato nel corso della giornata sempre a diminuire.

L'avventura Inglese rimarrà impressa negli occhi di tutti per il valore sociale, anche l'Italia ha conosciuto il Para-Badminton, ne ha colto l'importanza ed è pronta a lanciarsi in questa splendida avventura verso le Paralimpiadi di Tokyo 2020.

“E’ stata un’esperienza fantastica, unica, di vita, socializzante, emozionante, divertente, certamente da ripetere - queste le parole del Direttore Tecnico Giovanile, Fabio Morino, che ha guidato in questi Campionati del Mondo, il Ten. Col. dell'Esercito Italiano, Roberto Punzo -. C’è un fantastico mondo di amici nel Para-Badminton, di persone che si mettono in gioco e che dimostrano quanto nulla sia impossibile. Almeno una volta nella vita tutti dovrebbero vedere, in particolare i giovani delle nuove generazioni, che passione, impegno, sacrificio, sudore, dolore sia messo in campo da questi atleti. Torno profondamente arricchito umanamente e tecnicamente. Ringrazio la FIBa per l’occasione concessami. Roberto haIMG 5218 giocato in singolare e per la prima volta in doppio in coppia con un giapponese. Il nostro eroe del Para-Badminton in campo si è sempre comportato egregiamente bene, contro avversari incredibilmente più forti ed esperti di lui. In singolo ha giocato contro il numero 1 al mondo, in doppio contro coppie Asiatiche fortissime. Qui nessuno aveva poca esperienza quanto lui, infatti solo 4 mesi fa Roberto ha scoperto il nostro fantastico sport. Roberto è tenace, coriaceo, attento osservatore e abile stratega. Con veramente pochissime ore di pratica sulle spalle ha saputo adattarsi al gioco mettendo in difficoltà atleti che sarebbero incredibilmente forti anche per atleti normodotati. Complimenti Roberto. Il mio ringraziamento va anche a Paolo Cambone che l’ha instradato sulla retta via tecnica. Il primo passo è stato fatto ed è per questo che ora mi rivolgo a voi amici del Badminton: il Para-Badminton non è solo sedia a rotelle, ci sono ben sei diverse categorie. Se avete amici o conoscenti con disabilità portateli in palestra e fateli provare, vedrete che non smetteranno mai più di giocare e vedrete quanto la vostra vita sarà più piena. Costruiamo assieme il movimento di Para-Badminton in Italia con un obiettivo ambizioso che potrebbe essere quello di portare un nostro atleta alle Paralimpiadi del Tokyo 2020".

La strada in questi emozionanti giorni è stata tracciata ora non resta che percorrerla con più paratleti possibili.

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