Chiudiamo il nostro percorso verso la 19esima edizione dei Giochi del Mediterraneo di Oran 2022 con il Direttore Tecnico Lorenzo Pugliese che ci offre una visione più ampia sull'imminente partecipazione del Team Italia, con uno sguardo anche alla giovane età degli atleti presenti in Algeria che potranno essere un ottima rampa di lancio in vista della 20edizione a Taranto nel 2026.

 

I Giochi del Mediterraneo come altri eventi sotto l’egida del CONI, hanno sempre un sapore speciale, che emozioni ti provoca questa partecipazione?

Le manifestazioni internazionali multisport hanno sempre un fascino particolare. Vivere l'esperienza del "villaggio" condividendo momenti con altri atleti e tecnici della delegazione italiana e di altri paesi è sempre emozionante. Si cresce sia come atleti che come persone.  

 

Quali sono gli obiettivi per questo evento? Ritieni che sia possibili conquistare una medaglia come nell’ultima occasione?

I nostri obiettivi rimangono quelli di prestazione. Dobbiamo continuare a concentrarci principalmente sulla nostra performance per esprimere un gioco di alta intensità e qualità. Se riusciamo a esprimerci al massimo allora saremo competitivi contro chiunque e le possibilità di risultato aumenteranno. Un po' di fortuna nel sorteggio come a Tarragona 2018 potrebbe facilitare le cose, ma alla fine bisogna comunque conquistarsi i successi sul campo, come fecero Kevin Strobl e Lukas Osele. Non arrivasse la medaglia non sarebbe comunque una tragedia.

 

Rispetto all’ultima partecipazione gli atleti presenti sono di media più giovani, questo rappresenta come stia avvenendo un ricambio generazionale. Questo fatto può rappresentare un’occasione o essere un rischio?

Il ricambio generazionale è ormai per noi una realtà. Siamo orgogliosi di portare una rappresentativa con una età media così bassa. Non credo possa considerarsi un rischio, i giovani hanno bisogno sia di fiducia sia di affrontare contesti molto competitivi per poter crescere. 

 

Il torneo non assegna punti per il ranking mondiale, ma comunque rappresenta per i nostri azzurri un punto di crescita nello stimolarli alla lotta per le medaglie?

Ad una manifestazione del genere la motivazione non è rappresentata dai punti del ranking mondiali, ma dall'orgoglio di rappresentare l'Italia. Sono sicuro che i nostri azzurri fremono per scendere in campo.

 

 

 

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