Si è confermato un successo il Torneo internazionale di Badminton Yonex Italian International 2017 andato in scena nel fine settimana al CTF-PalaBadminton di Milano.  Gli atleti sono stati protagonisti, ma anche le scolaresche di diversi Istituti hanno potuto partecipare a questa importante manifestazione offrendo un contributo fondamentale. Infatti gli studenti della Scuola Media Panzini di Milano e del Licee Stendhal hanno fatto visita al Torneo internazionale di Badminton. A raccontare la loro esperienza altri protagonisti dell'evento, gli studenti del Liceo Classico Carducci che grazie al Progetto Alternanza Scuola Lavoro hanno avuto una partecipazione attiva negli internazionali presso l'ufficio stampa federale.  Ecco alcune clip scritte dai ragazzi che hanno provato a indossare i panni del giornalista.

 
Lo Yonex Italian International 2017: oltre i vincitori, protagonisti le scuole della Lombardia

 

Nel corso della prima giornata dello Yonex Italian International al PalaBadminton, ad assistere all’evento erano presenti anche molti studenti delle scuole medie di Milano, che con l’occasione hanno potuto assistere ai match dei nostri Azzurri e approfondire la conoscenza di questo sport.

 

La professoressa di Educazione Fisica della Scuola Media Panzini ci ha rilasciato gentilmente alcune dichiarazioni: “Il badminton nella nostra scuola ormai ha una lunga tradizione. Abbiamo iniziato a proporlo nelle scuole con l’aiuto degli esperti della Federazione, che si sono offerti di darci delle dritte durante i nostri corsi pomeridiani. I miei ragazzi di seconda e terza media partecipano tutti al campionato per gruppi sportivi scolastici, indetto dalla Federazione.”

 

Alla domanda riguardo all’obiettivo dell’uscita scolastica, le sue parole sono state: “Spero che con l’esperienza di oggi qualcuno dei ragazzi si appassioni e decida di praticare questo sport.”

 

Abbiamo anche ascoltato le opinioni di alcuni dei ragazzi coinvolti:

“E’ uno sport interessante, molto divertente da praticare ed è bellissimo in particolare vedere degli atleti professionisti giocare dal vivo"

"In futuro mi piacerebbe poter giocare e arrivare al loro livello”

“Vorrei imparare a schiacciare come loro, tirano davvero forte!”

 

Queste sono state le risposte più significative e dopo aver trascorso la mattinata in qualità di spettatori, hanno avuto l’occasione di svolgere direttamente l’attività all’esterno del palazzetto e sono rimasti tutti entusiasti di questa giornata all’insegna del Badminton.

 

 

Il tifo francese al PalaBadminton

 

Nella seconda giornata dello YonexItalian International, al PalaBadminton sono arrivati i ragazzi della scuola francese Lycée Stendhal di Milano.  Anche per loro è stata una fantastica esperienza, in particolare grazie al match a cui hanno assistito: l’Italiano Giovanni Greco ha affrontato il Francese Lucas Clerbout. Un vero e proprio derby vista la presenza di studenti sia di una nazione che dell’altra.

 

Sugli spalti c’è stato un grande tifo da entrambe le parti, sempre nel rispetto degli avversari.

 

Alla fine ha trionfato il Transalpino per due set a zero, ma non per questo lo sconfitto è apparso abbattuto. Anzi, ha ringraziato sentitamente il giovane pubblico e si è fermato volentieri a rilasciare numerosi autografi.

 

Poi i ragazzi si sono spostati all’esterno per svolgere qualche attività con racchette e volani. Sono sembrati tutti molto contenti e per l’occasione abbiamo raccolto alcune impressioni: “Mi sono divertito nel veder giocare gli atleti e ho scoperto nuove regole che non conoscevo”, “E’ stata una bellissima mattinata e non pensavo che i giocatori fossero così forti!”.

 

Alcuni hanno persino palesato il desiderio di giocare a badminton a livello di società e uno studente ci ha confessato “Io ho praticato questo sport per tre anni, ma per una serie di motivi ho deciso di smettere. Però dopo questa splendida giornata è tornata in me la voglia di ricominciare!”

 

Matteo Bellucci: "tra allenamento e studio c'è poco spazio per lo svago"

 

 BellucciDurante lo Yonex Italian International 2017 abbiamo intervistato, prima di scendere in campo contro l’ucraino VladyslavVolnyanskiy, l’azzurro Matteo Bellucci  che ha parlato con noi della situazione di questo sport in Italia: “Credo, ad esempio, che i ragazzi delle scuole superiori abbiano un’età troppo avanzata per approcciarsi per la prima volta a questo sport:  bisognerebbe puntare di più sulle scuole medie ed elementari e la federazione sta sicuramente facendo un ottimo lavoro per promuoverlo, come accade in altre zone d’Europa e in particolare in Asia”.

 

Il ventunenne marchigiano ci ha parlato anche del suo stile di vita, molto influenzato dal Badminton: “Gli allenamenti prendono buona parte della giornata e ci alleniamo 6/7 ore al giorno: la giornata si svolge tra allenamento e studio e c’è poco spazio per svagarsi.  Riguardo alle sue aspettative sul torneo, ha risposto: “Non ho l’obiettivo di arrivare ad un certo punto del tabellone: "voglio far bene e mettere in pratica ciò che sto facendo in allenamento e se le vittorie arrivano è ancora meglio”.  

 

Bellucci ha affrontato al secondo turno il connazionale e classe ‘01 Enrico Baroni, che dopo la vittoria al debutto contro l’indiano Kevin Arokia Walter ha commentato così la sua prestazione: “Sono contentissimo perché è il mio primo torneo ad alti livelli: è bellissimo poter affrontare giocatori così esperti e vincere mi soddisfa ancora di più”. E anche lui parlando di sé ci dice: ”Sono bresciano ma da quest’anno vivo a Milano. Alcuni ragazzi che come me hanno la passione del Badminton frequentano una scuola serale per tre giorni alla settimana che dura due ore. Ci alleniamo sia mattina che pomeriggio”

 

Pablo Abian: il Badminton in Spagna si sta diffondendo poco a poco

 

AbianPablo Abiàn, medaglia d’oro agli Europei di Baku 2015 e argento ai XVII Giochi del Mediterraneo di Mersin 2013, ci ha concesso un'intravista dopo la  sofferta vittoria al primo turno contro lo Statunitense Bjorn Seguin.  Queste sono state le sue parole:      

 

Parliamo del badminton nel tuo Paese. Che rilevanza ha a livello nazionale?

 

Purtroppo il badminton non è uno sport molto popolare in Spagna, soprattutto se messo a confronto con paesi come la Cina e l’Asia; però poco a poco si sta diffondendo anche da noi e questo fa sì che la nostra Federazione si sviluppi e accresca il numero di iscritti.

 

Ora passiamo alla tua esperienza personale. Come ti sei appassionato a questo sport?

 

Ho cominciato all’età di sette anni grazie a mio padre che faceva l’insegnante di educazione fisica. Nel luogo dove è nato ha fondato da solo una società sportiva per ragazzi ed è lì che ho mosso i miei primi passi. Con tanto impegno e dedizione ho migliorato il mio gioco e all’età di 18 anni ho scelto di iscrivermi al Centro Nazionale di Badminton. E ora eccomi qui!

 

A cura di Giorgio Freseni, Riccardo Carlomagno, Simone Ligabò, Francesco Esile e  Luca Ferrarini.

 

 

 

 

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