Roberto Cammarelle, mano pesante e faccia pulita ha deciso di chiudere la sua carriera al PalaBadminton di Milano che ieri lo ha accolto con affetto, lui che lo scorso anno aveva parlato ai ragazzi del #ProgettoGiovani #duemila20e24 spiegando che non bisogna mai smettere di sognare, anche quando sembra che tutto sia difficile.

Il supermassimo delle Fiamme Oro ha sbrigato in 9' l'ultimo compito con la solita tecnica e quel sinistro che ha fatto molto male. Il 22enne parigino di origine marocchina, Ahmed El Gazi, non aveva certo il palmares dell’azzurro (230 match contro 25) e solo un decimo delle sue vittorie (20). Nove minuti tutti da vedere e poi la festa finale: con un grande grazie collettivo. Un solo urlo che rimbombava, «Roberto, Roberto» e tanti cori per il 35enne che si è ritirato. Il campione dei tre podi olimpici (oro a Pechino) e dei quattro mondiali (due ori), dei dieci titoli italiani si è congedato dal suo pubblico, dai suoi compagni. "E' finita e sono contento - le sue parole - lascio a voi ragazzi un'importante responsabilità, fare bene subito ai Giochi di Rio e fate bene nel futuro per onorare altri 100 anni di boxe".

Da luglio diventerà per la terza volta papà, mentre lo attende la carica di direttore tecnico delle Fiamme Oro. Tanti i campioni presenti tra cui Igor Cassina, Oreste Perri, Antonio Rossi.

Al termine dell’incontro Cammarelle ha ringraziato il presidente della FIBa Alberto Miglietta per la calorosa ospitalità e ha promesso di ritornare presto al PalaBadminton.